il territorio
Incastonata tra il Golfo di Napoli e i Monti Lattari, Gragnano è universalmente riconosciuta come la Città della Pasta. Una cittadina di appena 15 kmq dove il microclima unico e la sapienza produttiva hanno dato vita ad una storia d’eccellenza. Stretta fra le montagne e il mare, Gragnano gode di un clima mite, equilibrato e leggermente umido. L’alternarsi armonioso di brezze marine e correnti montane crearono le condizioni ideali per l’essiccazione naturale della pasta, all’aperto. È proprio in questo territorio unico, dove l’acqua purissima delle sorgenti locali si unisce a semole di grano duro selezionate, che nasce la Pasta di Gragnano IGP.
la culla della pasta
Lungo le sponde del torrente Vernotico, sull’antico sentiero che da Castellammare raggiungeva Amalfi, si ergevano 13 mulini in mattoni e pietre. Siamo nella Valle dei Mulini, nel cuore di Gragnano, un luogo unico dove natura ed ingegno umano si sono uniti dando vita al primo distretto produttivo della storia italiana: il distretto della pasta. Qui, oltre 500 anni fa, un sistema ingegneristico all’avanguardia permetteva ai mulini di macinare in sequenza. La frenetica attività molitoria vide sorgere intorno al XVII secolo i primi pastifici di Gragnano. Oggi la valle è percorribile regalando una gradevole immersione nella storia e nella natura. Un rarissimo esempio di “ecologia industriale”; già una tappa obbligata del Gran Tour degli artisti del ‘700 e ‘800 che ne hanno immortalato mulini e paesaggi.
LE VIE DELLA PASTA
A Gragnano, da oltre cinque secoli, la pasta è cultura, tradizione e identità. Le vie e le piazze storiche di Gragnano – come la celebre Via Roma; Piazza San Leone; Piazza Matteotti sono state teatro di un rito quotidiano: l’essiccazione della pasta all’aria.
la storia
La data di origine della fama di Gragnano come patria della fabbricazione della pasta risale al 12 luglio del 1845, giorno in cui il re del Regno di Napoli, Ferdinando II di Borbone, durante un pranzo concesse ai fabbricanti gragnanesi l’alto privilegio di fornire la corte di tutte le paste lunghe. Da allora Gragnano diventò ufficialmente la Città dei Maccheroni.
In realtà la tradizione della pastificazione a Gragnano ha origini molto lontane, che ci rimandano ai tempi dei Romani. Già in quel periodo, infatti, nel territorio gragnanese si macinava il grano sfruttando la presenza di numerose sorgenti e di una pendenza ottimale che azionavano le pale delle decine di mulini costruiti lungo le sponde del fiume Vernotico, la cosiddetta Valle dei Mulini.
Il vero capolavoro ingegneristico dell’intera Valle fu però la costruzione di un imponente acquedotto che, seguendo il corso del fiume, ottimizzava il livello dell’acqua, in modo che i mulini potessero macinare in sequenza.
L’opera permise alla zona di far nascere una frenetica attività molitoria che, intorno al XVII secolo, vide sorgere il distretto industriale vero e proprio, con l’emergere dei primi pastifici di Gragnano. All’inizio dell’800 la città di Gragnano era diventata celebre per la qualità dei suoi maccheroni e si contavano ben 70 pastifici, ma è a metà del secolo che la produzione raggiunse il suo apice: in quel periodo il 75% della popolazione attiva lavorava nell’industria dei maccheroni, i pastifici erano più di 100 e producevano oltre 1000 quintali di pasta al giorno.
Nei secoli i cambiamenti strutturali e architettonici della città andarono di pari passo con la produzione della pasta secca. Via Roma, il simbolo della pasta Gragnano, fu rimodellata per favorire la sua esposizione al sole e al confluire dei venti, diventando così una sorta di essiccatoio naturale per la pasta tanto da essere appellata come “A ramp’ d’o vient” (la strada del vento).
Attualmente a Gragnano sono attive decine di pastifici e nel 2004 dall’unione delle aziende storiche produttrici di pasta nell’omonimo comune campano, nasce il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, oggi il custode della lunga tradizione storica e culturale che ha fatto conoscere in tutto il mondo “La Città della Pasta”. Grazie al Consorzio, nel 2013 la Pasta di Gragnano ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta, particolarmente significativo perché costituisce il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa.

